venerdì 16 novembre 2007

Inizia il triennio

Dopo una giornata tranquilla (e secondo il punto di vista di un qualsiasi studente, l'ultima), la scuola comincia.

Dopo aver atteso un attimo fuori dalla scuola, i ragazzi entrano nelle classi. A parte il Bonni che se la ride fuori col bidello, pian piano entrano tutti.

3za A. Una classe nuova, rimescolata... strana... ed incompleta, purtroppo.

La gente prende posto e dopo le lezioni di Picchi, il mastodontico insegnante di scienze, Martinazzi, il matto che insegna mate, e la Gladi, la str... ehm... stranamente severa insegnante di lettere e filosofia, tutto sembra tranquillo. Tutto sembra normale.

A parte per quei sei.

Sembra che si siano scossi quando e' passata. Quei due in particolare sembra quasi che l'abbiano vista. Bene, Re Inverno e papa' avevano ragione. Devo dire a Viola di mandarli qui. E di fare attenzione, che non si faccia vedere.


Non c'e' molto tempo...

lunedì 28 maggio 2007

1994

1994

Un periodo strano.

Un periodo in cui i cellulari erano un lusso dei piu' in grana e se ti dovevi incontrare in un posto ti mettevi d'accordo prima.

Un periodo in cui Kurt Cobain era appena morto, in cui Faletti si era appena lanciato come cantante a Sanremo, in cui i Korn stavano uscendo allo scoperto.

Un periodo in cui internet ce l'avevano in tre. Due la usavano come chat e l'altro non sapeva a cosa serviva.

Un periodo in cui Ratzenberger e Senna erano morti uno dopo l'altro al GP di San Marino

Un periodo in cui Berlusconi aveva appena formato il suo primo governo.

Un periodo in cui in TV c'erano Bayside School, Beverly Hills 90210 e Non e' la Rai.

Un periodo in cui gli italiani hanno visto un mondiale negli USA perso ai rigori con i tiri fuori di Baresi, Massaro e Baggio

Un periodo in cui alcuni giovani sedicenni hanno i loro problemi... con i genitori... con la struttura interna della realta'... con spiriti immortali... e con i loro professori.

domenica 1 aprile 2007

Simone Brando Belmondò

Si era svegliato a mezzogiorno, aveva fatto colazione da solo -
abbondante e noiosa- ed era uscito di casa. Piedi e testa stavano
seguendo due percorsi diversi, e non sembravano intenzionati a
scambiarsi informazioni. Nonostante questo, come sempre, non potè
evitare di ammirare la maestosìtà del Duomo mentre chiudeva il portone
di casa. E' incredibile quanta strada si riesca a fare semplicemente
mettendo un piede davanti all'altro: stava ancora visitando nella sua
luoghi che non aveva mai visto -una divagazione sempre più comune
ultimamente- quando si accorse che non c'erano più palazzi nelle
vicinanze, solo erba e alberi, sassi e un ruscelletto.

Sebbe per un attimo avesse avuto la sensazione di non essere a Milano,
si accorse che era semplicemente entrato a parco Sempione. Si distese
sull'erba a guardare le nuvole ed estrasse un librone dallo zaino.
Grammatica latina. Mai avuto problemi con lo scritto, anzi, finiva
sempre in anticipo, ma con l'orale un disastro, e così si era beccato
un esame a settembre. Studiò un paio di ore, ma la materia non era
quella che avrebbe potuto definire "appassionante" e alla fine diede
forfait e rimise via il libro.

Si fece un giretto in centro, tra i negozi, i cinema e l'Astragames.
Non aveva voglia di incontrare i suoi vecchi amici. Non li vedeva da
più di due mesi, e non aveva voglia di vederli.
Non aveva davvero voglia di fare niente, solo di perdersi nei suoi
pensieri, distrarsi.

Ma il pensiero continuava a convergere sul passato, non sul futuro.

Quella sera tornò a casa molto tardi. Come da più di due mesi, non
c'era nessuno ad aspettarlo incazzato o preoccupato. Solo il personale
di servizio.

Anche se domani cominciava scuola.

Si buttò a letto. Un ultimo pensiero un attimo prima di addormentarsi:
si era mai davvero alzato dal letto, quel giorno?

Essenza: Cercatrice
Natura: Giudice
Comportamento: Solitario
Attributi: Forza 2, Destrezza 2, Costituzione 2, Carisma 2, Persuasione 3, Aspetto 3, Percezione 2, Intelligenza 5, Prontezza 4
Abilita': Atletica 1, Consapevolezza 2, Doti di comando 1, Esprimersi 1, Sotterfugio 1; Galateo 1, Manualità 2, Meditazione 2, Espressione artistica 2, Tecnologia 1; Accademiche 4, Cosmologia 2, Enigmi 4, Informatica 1, Lingue 2.
Vantaggi: Avatar 2, Risorse 4.
Arete: 2
Sfere: Corrispondenza 2, Tempo 2
Volonta': 7
Quintessenza: 2
Paradosso: 0
Risonanza: *manca*
Vantaggi: //
Svantaggi: //

Enea

Ore 8. La sveglia suona a lungo, fa di tutto per portare a termine il suo compito, come convinta dell'importanza capitale del proprio lavoro, il martelletto sbatte in alternanza sulle due campanelle, producendo un rumore forte e fastidioso. Dopo lunghi minuti, un arto spunta da sotto il piumone e, a tastoni, cerca la sveglia e la aquieta.
Due sbadigli, una sciaquata di viso e una tazza di tè dopo, Enea chiama a raccolta concetti, ricordi e propositi, che uno alla volta e senza troppa fretta, tornano dalla loro nottata di bagordi e fanno la fila per rientrare al loro posto.

Ricordo numero 1: domani è il primo giorno di scuola.
Un po' di angoscia, dato che quell'evento segna la la fine delle giornate lunghe, libere e fruttuose dell'estate, ma anche un pizzico di curiosità: chissà chi saranno i nuovi compagni di classe e di scuola! Del primo anno di liceo frequentato all'onnicomprensivo di Assago non gli è rimasto che qualche ricordo, di cui molti negativi, e nessun amico con cui valesse la pena di mantenere i rapporti.

Proposito numero 1: sfruttare al massimo quest'ultimo giorno di libertà. Mille progetti giravano per la testa del giovane Enea: la sveglia ad acqua (no, troppo traumatica), la cinghia per portare i libri (no, troppo all'antica), un monopattino con manubrio (mhhh, quasi quasi... no, dà troppo nell'occhio)... serve qualche idea esterna. L'occhio cade, spontaneamente, sul numero 843 di Urania, trovato casualmente ad una bancarella del libro usato ed intitolato "La guida galattica per autostoppisti".
Sfogliando le pagine ben note del volumetto Enea si imbatte nella descrizione del mago-scienziato Effrafax di Wug che, nell'arduo compito di dover nascondere un'immensa montagna e dopo aver quasi esaurito il tempo a sua disposizione nel tentato uso di lux-o-valvole, annullatori di rifrazione e filtri spettrali, aveva finito per ricorrere alla soluzione di spostare fisicamente la montagna altrove. Il libro prosegue la spiegazione indicando la via corretta: sfruttare il principio di minimo sforzo e l'indole naturale delle persone di non notare le cose non di loro interesse.
Cornice fantascientifica a parte, Enea è sempre stato molto colpito dall'insegnamento insito in quella descrizione, quello che in anni a venire avrebbe probabilmente re-incontrato sotto il nome di Rasoio di Occam: tra due spiegazioni (o soluzioni), scegliere sempre quella più semplice (la più naturale, la meno invasiva).

La mente divaga, il tempo scorre, ma l'oggi ha durata limitata e il domani, per quanto ancora lontano, incombe minaccioso sui progetti di Enea, che si mette la tuta da lavoro a si dirige verso il suo fido box (anche se forse "officina" lo definirebbe meglio, dato che non contiene una macchina o una moto ma soltanto attrezzi e macchinari). Non sa ancora a che progetto lavorerà, ma alle volte le cose migliori nascono quando non ci si pensa troppo attentamente...


Essenza: Cercatrice
Natura: Architetto
Comportamento: Burbero
Attributi: Forza 2, Destrezza 4, Costituzione 2, Carisma 2, Persuasione 3, Aspetto 2, Percezione 3, Intelligenza 4, Prontezza 3
Abilita': Attenzione 1, Atletica 1, Consapevolezza 1, Esprimersi 1, Sotterfugio 1; Manualita' (lavorare metallo) 1, Nascondersi 1, Sopravvivenza 1, Tecnologia 4 (meccanica); Accademiche 1, Enigmi 1, Informatica 1, Investigare 2, Lingue 2, Scienza 3 (fisica)
Vantaggi: Arcano 3, Avatar 3, Destino 1, Sogno 1
Arete: 2
Sfere: Entropia 1, Forze 1, Materia 2
Volonta': 8
Quintessenza: 0
Paradosso: 3
Risonanza: *manca*
Vantaggi: //
Svantaggi: //

Rubinia Petroselli

Rubi considero' che in qualunque classe fosse finita, non sarebbe potuta essere peggiore di quella dell'anno precedente. Fortuna che aveva conosciuto Sofia.
Sebbene gli altri ragazzi non facessero che giudicare tutto e tutti fuorche' loro stessi, Sofia, come lei, passava sopra a queste cose e puntava al sodo: nelle vita c'e' molto di piu' importante.
Ora cosa fosse bene questa cosa, Rubinia non lo aveva ancora scoperto, ma ci stava lavorando su.
Preside, vicepreside e professori fecero il loro ingresso nell'aula magna ma il vociare non accenno' a diminuire. Rubinia sorrise, ognuna di quelle persone era concentrata su qualcosa di diverso dal presente e secondo lei quello era un bene.
Alle volte aveva delle strane sensazioni di deja vu e il futuro la intrigava tanto quanto il passato.
"Alessi!" chiamo' il preside cominciando l'assegnazione alla sezione A e Rubi si distrasse, di sicuro non l'avrebbero messa nella sezione piu' "in" di tutta la scuola.
Era nervosa. S'avvicino' a Sofia e bisbiglio' "Mi sa che dovrei cominciare a fumare.... vedo cose strane" sorrise.
L'amica storse il naso "Roba buona allora."
Scoppiarono a ridere.

Essenza: Cercatrice
Natura: Regista
Comportamento: Solitario
Attributi: Forza 1, Destrezza 4, Costituzione 1, Carisma 3, Persuasione 2, Aspetto 3, Percezione 3, Intelligenza 3, Prontezza 4
Abilita': Attenzione 2, Consapevolezza 2, Schivare 2, Sotterfugio 2; Meditazione 3, Nascondersi 2; Accademiche 3, Enigmi 1, Occulto 3, Scienza 3
Vantaggi: Arcano 2, Risorse 2, Sogno 2
Arete: 2
Sfere: Mente 2, Spirito 2
Volonta': 5
Quintessenza: 0
Paradosso: 0
Risonanza: *manca*
Vantaggi: //
Svantaggi: //

Lorenzo Filangieri

Un lieve fruscio, poco più rumoroso di un respiro, gli annuncia la presenza di una persona.
"Nonostante la botta sei sempre bravo a suonare, Leo"
Lorenzo gli sta dietro; immancabile abbigliamento sprotivo e colorato, stona pensantemente sia con Leonanrdo che col resto dell'ambiente.
Lorenzo non sa cosa prova Leonardo, e non si immagina nemmeno di poterlo comprendere. però alza ugualmente il braccio; nella mano una bottiglia; sull'etichetta c'è scritto the verde san benedetto; ma essa contiene un liquido trasparente color rubino.
"Prendine un pò", e gli appoggia a fianco la bottiglietta "è karkadè, più delle altre cose che ho fatto; diminuiscono il dolore e fan passare le infiammazioni"

Lorenzo supera Leonardo e si mette a guardare la stanza; pensa a cosa mettere e dove, come ripulire il posto, come tirare insieme qualcosa di buono. Di nuovo.

Leonardo guarda di sbieco la bottiglia e se la avvicina alle labbra "Come hai fatto ad entrare?" chiede laconico, prima di appoggiarsela alla bocca. Il liquido brucia sui tagli, ma subito il sangue smette di scorrere, si forma la crosta e il dolore un pò passa. "Ma cosa diavolo ci hai..."
"Mi ha fatto entrare il bidello; sono un rappresentante di istituto, dopotutto, e volevo pensare a cosa diavolo mettere qui dentro. Questa stanza ha preso polvere anche per troppo tempo. Acosto di metterci dentro una serra. O un laboratorio."

"Siamo in un liceo, cazzo ci sta a fare una serra?"
"Boh", sorride Lorenzo "può sempre starci, no?" pausa.

Leo lo guarda. "Una serra nel sotterraneo?" pensa, ma nn dice nulla; perchè sprecare parole? beve un altro sorso il dolore ai livid si quieta ancora un pò: "cazzo buona sta roba".

Lorenzo cambia tono, da scherzoso a più calmo e tranquillo. "Tu come stai?"
Leo sospira "Come pensi che stia?". appoggia la bottiglia per terra.

"Avevo un'idea, me l'hai confermata"
"Mi studi?"
"No, idiota, mi preoccupo"
"Lascia perdere"
"Ci penserò.." dice girandosi di nuovo alla stanza, le sue labbra accennano un sorriso.

Lorenzo annusa l'aria della stanza, e si guarda ancora intorno. Sa che a volte il silenzio ha molto più significato delle parole. Ma nn può durare all'infinito. Dopo qualche minuto nota che ore sono. "Io vado", conclude "mi ha fatto piacere rivederti. Ci si vede domani.. mi tieni un posto?"
Leo lo guarda, non ha mai capito che cosa muovesse Lorenzo nei suoi confronti. Non pietà, quella la riconosce, e la odia. Non voglia di sfottere, riconosce anche quella e odia anche quella. Che cosa?
"... ci penserò..." risponde

"Ok, pensaci; io devo andare da.."
"Lo so da chi devi andare; salutamela..." fa ironico
Lorenzo sorride e si allontana "Ti lascio il beverone, finiscilo pure se vuoi"
Leonardo lo segue con lo sguardo mentre va alla porta. Lo vede mentre sosta sull'uscio, vede gli occhi seri dietro la montatura di metallo. Lo sente ancora mentre dice, serio: "Se succede ancora, vieni pure a fare un salto da me" e senza attendere anche solo un cenno di risposta se ne va

"... penserò anche a questo..." mormora tra sè Leonardo ormai solo.

Con un sorso finisce di bere. Cazzo se è buono.
Si alza e scopre con piacere che i lividi gli fan molto meno male.

Essenza:
Cercatrice
Natura: Architetto
Comportamento: Direttore
Attributi: Forza 2, Destrezza 2, Costituzione 2, Carisma 4 (parlare in pubblico), Persuasione 3, Aspetto 3, Percezione 3, Intelligenza 2, Prontezza 3
Abilita': Atletica 1, Doti di Comando 2, Esprimersi 3, Intimidire 2, Rissa 1, Schivare 1, Sotterfugio 2; Espressione artistica 1, Galateo 1, Manualita' (cucina/erboristeria) 1; Accademiche 2, Enigmi 1, Informatica 1, Lingue 1, Medicina 1, Scienza 2
Vantaggi: Alleati 3, Contatti 3, Fama 1, Risorse 3
Arete: 2
Sfere: Entropia 1, Mente 1, Vita 2.
Volonta': 6
Quintessenza: 0
Paradosso: 0
Risonanza: Statica (serena) 1
Vantaggi: //
Svantaggi: //

Leonardo

C'è una stanza nel seminterrato della scuola, odora di muffa e qualcuno ha depositato dei vecchi armadi di legno pieni di scartoffie, ora ha l'aspetto di un magazzino o qualcosa di molto simile.
Non è sempre stato così, qualche anno fa i rappresentanti di classe in un impeto di autogestione hanno formato una delegazione e chiesto al preside uno spazio "sociale" per tutti gli alunni della scuola.
Questa specie di aula è stata tutto quello che la scuola ha concesso, con il benestare del preside che non ne poteva più di adolescenti pseudo-politicanti rompipalle e dei bidelli che da quel momento avevano un posto in meno da pulire.
Pare che l'avessero presa tutti come un grande trionfo, sempre piena di gente era diventata il punto di ritrovo per tutti, si fumava, si parlava, si flirtava, insomma le solite cose. Poi pian piano con il passare del tempo come a volte capita l'entusiasmo è passato, Il tempo non si ferma, gli alunni hanno completato il ciclo di studi e la stanza stata accantonata, tanto che ora sono pochi a sapere che quell'aula è a disposizione degli studenti.

Uno di questi è Leonardo.

La scuola è ancora chiusa, ma c'è un bidello che contro ogni aspettativa lo fa entrare, forse l'ha preso in simpatia o con tutta probabilità lo conosce e ha pietà suoi evidenti trascorsi.

"Non fare casino" è l'avvertimento scontato e po' incerto che arriva dal fondo del corridoio, il tono è quello di una persona che sta ancora decidendo sa se è stato un bene farlo entrare di straforo.

Leonardo fa un cenno con la testa e nemmeno risponde, non è tipo da tirare in piedi casini, anche se ci si trova in mezzo spesso.
Poco importa, è dentro e l'essenziale è avere un posto dove stare un po' da solo, per cercare di riposare senza quei sogni malati e magari suonare qualcosa.

E' una stanza semi vuota e silenziosa, vecchi archivi, qualche banco danneggiato contro il muro, una lavagna che sembra antica da quanto appare usata.
Ci sono otto luci, ma ne funzionano la metà... e male, il che genera una sorta di penombra grunge che non gli dispiace affatto.
Poco prima di imbracciare il basso attacca il piccolo amplificatore alla presa elettrica.

Un accordo.

Nirvana? perché no, sembrano appropriati alla situazione. Le dita si muovono veloci sulle corde, le note corrono lungo il filo ed escono dall'ampli.
Suona Leonardo, suona per dimenticare chi e dove sei, forse coi ricordi anche il dolore se ne andrà.

Heeey!
Waaait!
I've got a new complaint...
...fooorever in debt to your priceless advice

Accompagna sottovoce la musica nonostante non sappia cantare, nonostante il labbro spaccato, ultimo regalo del suo patrigno, cazzo fa male.
Scuote la testa lentamente e sorride senza felicità, pensa a domani, quando riaprirà la scuola, dovrà rispondere alle domande degli altri e giustificare in qualche modo i lividi e le escoriazioni, per l'ennesima volta.
Ci saranno i soliti sguardi che lo trafiggeranno come coltelli, compassione, pietà, commiserazione.

MERDA!

Un gesto di ira, e la musica finisce, un rumore distorto e il basso cade a terra.
Sospira, ma non piangere Leonardo, sai bene che non ti aiuterà.
Puoi contare solo su te stesso, hai superato l'incidente e le tre settimane di coma, questo significa che puoi superare ...tutto, anche se... dopo l'incidente... è, come dire... strano.

Nessuno ha detto che sarà facile, non lo è mai, il labbro ricomincia a sanguinare.


Essenza: Cercatrice
Natura: Sopravvissuto
Comportamento: Introverso
Attributi: Forza 3, Destrezza 4, Costituzione 3, Carisma 2, Persuasione 1, Aspetto 3, Percezione 2, Intelligenza 3, Prontezza 3
Abilita': Attenzione 2, Atletica 2, Empatia 1, Rissa 2, Schivare 2, Sotterfugio 1, Espressione Artistica (Basso elettrico) 1, Meditazione 2, Mischia 1, Nascondersi 2, Tecnologia 1, Accademiche 2, Informatica 1, Medicina 2 (primo soccorso)
Vantaggi: Avatar 3, Arcano 3
Arete: 2
Sfere: Entropia 2, Spirito 2
Volonta': 5
Quintessenza: 3
Paradosso: 0
Risonanza: Dinamica 1
Vantaggi: //
Svantaggi: //

Sofia Corso


Le tende sono tirate e l'aria è satura di un'aroma dolciatro che si spande da un bastoncino di incenso. Nella sua perenne battaglia contro la luce del sole, Sofia disegna figure distorte e grottesche con un carboncino, su uno spesso blocco di fogli di carta grigia.
La porta della sua stanza si apre e una donna affacendata entra con passo deciso, senza curarsi della ragazza. Tira le tende e apre la finestra, per far uscire l'aria stantia di essenze dalla stanza.
"Mamma!" tuona la dark con estrema disapprovazione. Senza aspettare una replica da parte del genitore, esce dalla stanza sbattendo la porta, raccoglie la sua borsa e ancora con il foglio in mano esce di casa, senza una meta precisa, l'importante è scappare lontano da quel vortice di mediocrità che sono tutte le persone che si definiscono normali.

Avvolta nei suoi strani vestiti neri, con i suoi capelli di un indistinguibile colore viola/cenere e la pelle talmente pallida da farla sembrare un cadavere, Sofia non è certo tipo da passare inosservata.
Cammina velocemente, un passo dopo l'altro si allontana da casa e ad ogni passo sprofonda sempre di più in solitari monologhi mentali, solo l'urto contro un passante la distoglie dal suo vagare in quell' oscuro universo; neanche si scusa con il ragazzo che l'ha urtata, ma Il
foglio che stringeva nel pugno le cade a terra e rivela un albero contorto con un espressione piangente.
Di alberi così ne disegna tanti Sofia, ma la cosa che cattura subito la sua attenzione è il platano che si trova dall'altro lato della strada, è incredibilmente simile a quello che ha disegnato lei.



Essenza: Primordiale
Natura: Galante
Comportamento: Deviante
Attributi: Forza 1, Destrezza 4, Costituzione 1, Carisma 4, Persuasione 3, Aspetto 3, Percezione 2, Intelligenza 3, Prontezza 3
Abilita': Attenzione 1, Conoscenza della Strada 3, Consapevolezza 1, Schivare 2, Manualita' (Disegno) 4, Nascondersi 1, Accademiche 3, Informatica 3, Lingue 1, Occulto 3
Vantaggi: Contatti 2, Libreria 2, Risorse 2
Arete: 2
Sfere: Mente 2, Tempo 2
Volonta': 5
Quintessenza: 0
Paradosso: 0
Risonanza: Entropica 1
Vantaggi: //
Svantaggi: //